Campi Colti
Agricoltori produttori e consumattori per l'autodeterminazione alimentare
SOS ROSARNO
Categories: Mercati

                  arance

La campagna “SOS ROSARNO” ha le sue radici nelle rivolte di Nardo'(Le) e Rosarno (Rc) dove, alcuni anni fa’, centinaia di braccianti hannpo dato vita a delle clamorose proteste e scioperi contro lo sfruttamento del caporalato, del lavoro nero e per un salario piu’ disgnitoso

SOS Rosarno intende legare la difesa del salario, dei diritti e della dignità di chi lavora nelle campagne, al sostegno dei piccoli produttori biologici strozzati dalla mafia e dai prezzi irrisori (20/25 centesimi per Kg di clementine, le arance molto meno) corrisposti loro dalla Grande Distribuzione Organizzata (GDO). In questa scelta, sta l’importanza e la forza della campagna SOS Rosarno: fare di tutto per sostenere i braccianti migranti che un sistema feroce ricaccia periodicamente nelle campagne del Sud e contemporaneamente far sì che qualcuno possa vendere gli agrumi ad un prezzo tale da assumere regolarmente dei lavoratori che con i loro guadagni alimentino l’economia locale, affittando case, facendo la spesa, sostenendo l’agricoltura sana e arricchendo il territorio di intelligenze e cultura.

Sistema agroalimentare alternativo. Sostenere SOS Rosarno, far crescere quindi il peso di questi produttori nel mercato dei prodotti alimentari, significa partecipare alla costruzione di un sistema agroalimentare alternativo a quello della grande distribuzione, le cui logiche possono innescare processi di impoverimento dei piccoli produttori di qualità, sfruttamento, razzismo, perdita della sovranità alimentare, concentrazione delle terre o il loro abbandono.

Ma chi aderisce alla campagna fa molto di più. Da sempre, infatti, gli attivisti e i produttori di SOS Rosarno hanno avuto l’intelligenza e la determinazione di guardare oltre il proprio territorio e al proprio ambito specifico d’intervento. L’associazione infatti è impegnata a rafforzare progetti simili in altre regioni d’Italia e a valorizzare cooperative di piccoli produttori e trasformatori di qualità. Con il “fondo di solidarietà” (che da quest’anno è stato ribattezzato “quota per l’alternativa”), alimentato da una quota del prezzo di ogni prodotto, vengono inoltre finanziate tutte quelle istanze e lotte con cui l’associazione si identifica: in particolare quelle contro la devastazione dell’ambiente, il saccheggio dei territori, l’esproprio della ricchezza e della democrazia. Tutto avviene con la massima trasparenza visto che la “quota per l’alternativa” – e tutte le altre voci che formano il prezzo dei prodotti – così come la scelta delle organizzazioni e delle lotte che vengono sostenute sono ampiamente rese pubbliche nei documenti e nel sito dell’associazione.

La novità di quest’anno è che Sos Rosarno ha deciso di varcare le frontiere. L’associazione infatti a deciso di mettere a disposizione alcuni lotti di agrumi per raccogliere fondi per il sostegno di quegli uomini e quelle donne che nella regione curda della Rojava stanno resistendo all’avanzata delle milizie dell’ISIS e contemporaneamente provano a costruire una società basata su forme avanzate di democrazia politica, economica e sociale.

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